L’arte di crescere insieme

Par Avventista Magazine

Trovare un equilibrio tra lo sviluppo individuale e la forza relazionale

 

Domanda: Io e mia moglie siamo sposati da circa tre anni e sta andando tutto abbastanza bene. A volte, però, ho l’impressione che siamo diventati stagnanti invece di crescere al massimo delle nostre potenzialità. Spesso abbiamo difficoltà a bilanciare l’indipendenza e l’unione, finendo così per ferirci a vicenda. Cosa possiamo fare per migliorare le cose e sperimentare una maggiore crescita del nostro rapporto?

 

Risposta: Il matrimonio rappresenta una dinamica complessa durante la quale due individui si impegnano in un percorso di vita condiviso, mantenendo al contempo le loro identità ben distinte. Riuscire a navigare in questo difficile equilibrio richiede strategie intenzionali che rispettino la crescita personale, l’intimità relazionale e l’onorare Dio sopra ogni cosa.

Il matrimonio è un’alleanza che trascende la mera soddisfazione personale. Il modello biblico enfatizza il sostegno reciproco, la compagnia spirituale e la crescita collaborativa. Il testo di Ecclesiaste 4:9-10 evidenzia la forza della collaborazione: “Due valgono più di uno solo”. Questa prospettiva suggerisce che la crescita individuale non è antagonista all’unità coniugale, ma può essere un processo condiviso e santificante in cui i partner incoraggiano attivamente lo sviluppo personale e spirituale dell’altro.

Oggi i matrimoni sono visti come collaborazioni in cui entrambe le persone devono adattarsi a ruoli, aspettative e obiettivi personali più malleabili. Le relazioni di successo richiedono flessibilità e rispetto reciproco per la crescita di ciascuno. Le coppie che prosperano capiscono che il cambiamento personale non è una minaccia, ma un’opportunità per avvicinarsi. Sostengono gli obiettivi individuali rimanendo legati attraverso una comunicazione sana e valori condivisi che mantengono la loro relazione saldamente ancorata.

Le coppie nei matrimoni forti integrano i principi della differenziazione e dell’attaccamento. La differenziazione implica il mantenimento di un forte senso di sé pur rimanendo emotivamente legati al proprio coniuge. Ciò richiede lo sviluppo della maturità emotiva, della consapevolezza di sé e della capacità di mantenere i confini individuali senza disconnettersi. La ricerca psicologica suggerisce che le coppie che sostengono la crescita personale dell’altro sperimentano una maggiore soddisfazione relazionale e una resilienza a lungo termine.

 

Ecco alcune strategie pratiche per bilanciare l’indipendenza e l’unione nel vostro matrimonio:

  1. Mantenere l’intimità spirituale ed emotiva attraverso momenti condivisi con regolarità, come la preghiera e il culto di famiglia.
  1. Stabilire una routine di comunicazione sana che crei spazi sicuri, pensando agli obiettivi individuali, alle sfide e alla crescita personale. Queste conversazioni devono privilegiare l’ascolto attivo, l’empatia e il sostegno non giudicante attraverso l’esercizio della pazienza, della gentilezza e del perdono.
  1. Creare spazi intenzionali per le attività individuali, pur mantenendo gli impegni comuni. Ciò potrebbe comportare il sostegno allo sviluppo professionale, agli hobby personali o agli obiettivi educativi dell’altro attraverso un’assistenza pratica ed emotiva.
  1. Sviluppare una visione condivisa che consenta la crescita individuale, garantendo allo stesso tempo l’allineamento e il sostegno reciproco.
  1. Praticare l’intelligenza emotiva riconoscendo e convalidando le esperienze emotive dell’altro, anche quando la crescita personale comporta disagio o incertezza. Questo creerà una base di fiducia e di rispetto reciproco.

 

I matrimoni di successo affrontano la crescita personale come un viaggio collaborativo piuttosto che come un processo competitivo o isolante. Considerano lo sviluppo individuale come un’opportunità per portare nuove energie, intuizioni e prospettive nella relazione matrimoniale, rafforzando in ultima analisi il loro legame.

La chiave sta nel coltivare una relazione caratterizzata da rispetto, sostegno, comunicazione e un impegno condiviso per il benessere integrale dell’altro.

L’apostolo Paolo ci ricorda: “Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri” (Filippesi 2:3-4).

 

 

Di Willie ed Elaine Oliver, direttori del Dipartimento dei Ministeri della Famiglia della Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.

Fonte: https://adventistreview.org/lifestyles/family/the-art-of-growing-together/

Traduzione: Tiziana Calà

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